Nella notte tra il 23 e 24 febbraio i carabinieri della stazione di Capena, guidata dal Comandante Ciro De Fazio, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un uomo, originario del Marocco, di 33 anni.
Il fermo è la risultanza di un filone di indagini portato avanti dai militari dell’Arma a seguito degli arresti effettuati ad aprile dell’anno scorso per riciclaggio di autovetture rubate. L’uomo era già stato fermato allora perché colto in flagranza di reato mentre assieme ad un’altra persona, un cittadino nigeriano di 42 anni, cannibalizzava due auto rubate in un terreno agricolo privato in via Le Cese, alle porte del paese. Dalle indagini effettuate in seguito è risultato che il traffico di auto rubate e smontate aveva dimensioni tali da giustificare l’arresto del trentatreenne.
Nell’ambito delle stesse indagini capillari condotte dai carabinieri si contano finora 6 arresti, per un traffico illegale di circa 40 autovetture principalmente rubate a Roma. Le automobili trafugate venivano portate a Capena, dove si provvedeva a smontarle in due distinti luoghi: un’autorimessa in zona Maleranca (il cui titolare risulta denunciato per concorso) e un capannone in via le Cese il cui proprietario, un 59enne originario del posto, è agli arresti dall’ottobre scorso con l’accusa di associazione per delinquere, considerato il ruolo attivo che sembra svolgesse all’interno dell’organizzazione criminale anche in relazione allo smaltimento delle carcasse delle auto.
Con quest’ultimo arresto gli inquirenti hanno quindi posto un altro importante tassello nella lotta che da quasi un anno i carabinieri della stazione di Capena, in collaborazione con il comando di Monterotondo, portano avanti contro il traffico illegale di automobili.
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