La parola chiave è “semplificazione”: questo emerge dal comunicato stampa diramato ieri dalla regione Lazio in tema di aziende turistiche operanti nel campo agroalimentare.
Nell’ultimo anno, a causa della pandemia da Covid 19, gli agriturismi e le aziende affini hanno subito un calo di fatturato anche del 60% su tutto il territorio regionale. È facile comprendere quanto sia profonda la crisi del settore, uno dei più importanti nel campo del turismo regionale.
Per questo motivo ieri, ad un mese dal passaggio consiliare, è stato approvato in Giunta regionale un documento contenente 19 articoli per regolamentare e snellire il lavoro di queste attività in difficoltà.
Si punta tutto su una burocrazia più snella, dunque: “il tema della semplificazione amministrativa è parte integrante del processo di ripresa economica della nostra regione, specie in un momento così delicato come quello attuale per il persistere dell’emergenza sanitaria. Semplificazione vuol dire passaggi amministrativi celeri, ma anche risposte certe, efficaci ed efficienti da parte delle Istituzioni” ha dichiarato Enrica Onorati, Assessora all’Agricoltura, foreste, promozione della filiera e della cultura del cibo, pari opportunità della Regione Lazio.
Il nuovo regolamento sarà a disposizione tra pochi giorni e si basa sull’adeguamento alla legge regionale 1 del 27 febbraio 2020, in materia di misure per lo sviluppo economico, l’attrattività degli investimenti e la semplificazione.
Il documento finale è stato il frutto di un proficuo confronto tra i rappresentanti delle categorie di settore e la Commissione Agricoltura e Ambiente in Consiglio regionale, con lo scopo di alleggerire l’impatto che troppe aziende agroalimentari hanno subito nel corso degli ultimi mesi.
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