Dopo il quarto episodio riconducibile alla mattina di ieri, è arrivata in serata la decisione: sospeso il servizio mensa nelle scuole di Monterotondo. È stato rinvenuto un altro oggetto metallico nei pasti dei bambini, nonostante il dispiegamento di forze messo in campo per il controllo degli stessi dopo i gravissimi episodi delle scorse settimane.
Gli effetti potenzialmente dannosi per i bambini e il corpo docente ha portato quindi alla drastica decisione, ritenuta necessaria per tutelare l’incolumità di tutti.
Mensa sospesa da domani 12 maggio e apertura alla possibilità, per le famiglie, di presentare istanza per la consumazione di pasti domestici a scuola. Solo per oggi verrà garantito un pasto freddo agli studenti, confezionato in sede diversa dal centro cottura di Monterotondo.
L’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Riccardo Varone, ha presentato formale denuncia presso la stazione locale dei carabinieri, mentre la società appaltatrice del servizio mensa si è rivolta alla procura della Repubblica presso il tribunale di Tivoli.
I reparti specializzati dei Carabinieri hanno eseguito due ispezioni dei locali del centro Cottura e degli istituti scolastici in cui si sono verificati gli episodi e la Asl di pertinenza ha svolto un servizio di monitoraggio su tutta la filiera di preparazione e distribuzione del cibo.
Questo quarto episodio mette in evidenza come sia ipotizzabile un intento criminale atto a sabotare l’intero servizio mensa presso gli istituti scolastici di Monterotondo. Già la scorsa settimana il sindaco Varone aveva sottolineato questo aspetto: “Comincia a diventare evidente che siamo alle prese con una precisa e criminale volontà di danneggiare l’immagine e l’operato degli Istituti scolastici, dell’Amministrazione comunale, della società concessionaria del servizio e, quel che è più grave e intollerabile, mettendo a rischio la serenità delle famiglie e soprattutto l’incolumità dei bambini. (…) Aggiungo soltanto, per il momento, che i responsabili di queste azioni scellerate saranno perseguiti molto duramente.”
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