Si allentano le restrizioni e finalmente riprendono gli eventi anche a Castelnuovo di Porto.
È stato inaugurato ieri, presso il centro cinofilo Dog Family, il primo progetto nazionale per il recupero dei cani da combattimento, presentato anni fa da Emanuela Mandatori, titolare del centro e responsabile nazionale del progetto sociale in questione patrocinato da Opes Italia.
Dog Family è un campo di istruzione cinofila operativo già da anni a Castelnuovo, in via di Vallelunga, e propone ai cittadini numerose attività utili per la gestione del proprio cane.
Da oggi però sarà anche un’eccellenza nazionale, andando a lavorare sul recupero di quei cani allevati e addestrati per scopi ludico/economici. Nel centro-sud Italia il fenomeno dei combattimenti clandesti è molto più diffuso di quanto si potrebbe immaginare e genera introiti economici cospicui.
Emanuela Mandatori, con l’appoggio di Opes Italia, ha fortemente voluto e sviluppato questa iniziativa, che si inserisce in un contesto differente dalle realtà già esistenti per il recupero di cani abbandonati. Squarcia un velo pesante sulla realtà dei cani allevati in cattività per uno scopo criminale fin troppo diffuso sul territorio nazionale.
Ha partecipato all’inaugurazione il sindaco di Castelnuovo di Porto Riccardo Travaglini, che ci ha tenuto a sottolineare con la sua presenza l’importanza delle associazionismo per una crescita sociale dell’intera comunità del paese.
Sono state numerose le persone presenti all’evento, molte delle quali accompagante dal proprio cane, a testimonianza del fatto che in alcuni paesi le tematiche sociali legate al benessere degli animali sono finalmente al centro dell’interesse comune.

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