Nei guai giudiziari una famiglia di imprenditori di Capena: i finanzieri del comando provinciale di Tivoli hanno sequestrato beni per oltre 3,5 milioni di euro a seguito del provvedimento emesso dal G.I.P. del Tribunale di Tivoli.
Questa l’accusa: nell’ambito di un’indagine relativa alla dichiarazione di fallimento dell’impresa, il 3° Nucleo Operativo Metropolitano di Roma avrebbe rilevato la condotta illecita di alcuni membri della famiglia in questione, che si sarebbero mossi nel tentativo di depauperare il proprio patrimonio a favore di terze persone a loro collegate in modo indiretto, al fine di ostacolare le indagini un corso.
Il maxi sequestro che ne è conseguito comprende 15 chilometri quadrati di terreni adibiti a vigneti, 2 magazzini, uno yacht di 16 metri, un impianto di distribuzione stradale di carburanti e uno di autolavaggio.
Solo un anno fa l’azienda, riportano i quotidiani locali, avrebbe già subito il sequestro di un sito di stoccaggio per carburante di contrabbando.
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