La Regione Lazio ha deliberato ieri 23 giugno lo stanziamento di un contributo di 300 mila euro per l’acquisto di parrucche, da destinarsi a coloro che soffrono di alopecia a seguito delle cure oncologiche.
Un passo importante quindi per aiutare quei malati che si trovano in difficoltà a sostenere tale spesa con i propri mezzi.
L’alopecia è solo uno degli effetti collaterali della chemioterapia, ma di fatto crea disagio ulteriore nella ripresa della vita sociale in quei pazienti già provati psicologicamente,oltre che fisicamente, dalle cure oncologiche.
Le Asl di zona emaneranno avvisi pubblici per conferire tale contributo regionale e per l’anno corrente la scadenza per le domande è prevista per il 30 settembre.
Considerate le restrizioni legate all’attuale situazione emergenziale causata dal Covid-19, le richieste potranno essere presentate anche da parenti, conviventi o persone legate da rapporto di affinità con il malato oncologico.
È in bel segnale, questo, che arriva dalla Regione Lazio.
Se la lotta al tumore passa per protocolli scientifici delineati e precisi, è altresì vero che la componente psicologica per un graduale reinserimento nella vita quotidiana ha un peso fondamentale per i pazienti malati di cancro.
Visti i costi di tali ausili, assumono grande valore le parole pronunciate ieri dagli assessori regionali Troncarelli e D’Amato, proprio in merito a questa delibera: “La perdita dei capelli è una conseguenza collaterale delle terapie oncologiche che, oltre a generare una sofferenza psicologica, comporta un costo per l’acquisto di una parrucca, non sempre sostenibile per la persona malata. Proprio le parrucche, quali ausili nelle fasi di recupero della qualità di vita, assumono un ruolo significativo nell’avvio del percorso di presa in carico delle pazienti, supportandole negli aspetti personali, interpersonali e relazionali.”
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