Tecnologia e patrimonio artistico. Zingaretti: “Nel Lazio dimostriamo che con la cultura si può creare lavoro”

Che la cultura possa essere un campo lavorativo poco redditizio è un’idea fin troppo diffusa in Italia, ma nella Regione Lazio la pensano diversamente.

Lo testimonia il bando “Ricerca e sviluppo di tecnologie per la
valorizzazione del patrimonio culturale”, realizzato nell’ambito del Distretto tecnologico per i Beni e le Attività culturali del Lazio (Dtc Lazio). Per questa iniziativa sono stati stanziati 23milioni di euro, 3 dei quali già investiti per selezionare i progetti migliori in cui la tecnologia è messa al servizio della valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio della nostra regione. Innovazione e tradizione, dunque, avanguardia al servizio del patrimonio artistico. Sono 49 i progetti scelti riguardanti 95 comuni del territorio per un totale di 247 siti. Musei, palazzi di valore storico, biblioteche, parchi e tanto altro. Superata la selezione iniziale, si passa ora alla fase esecutiva con lo sviluppo dei progetti, per arrivare infine alla realizzazione delle opere grazie al contributo dei restanti 20 milioni di euro.

Il l Dtc Lazio é finanziato dalla Regione Lazio e dal ministero dell’Universita’ e della Ricerca, con il supporto del ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali e per il Turismo, con una dotazione complessiva di 41,7 milioni. Queste cifre danno la misura totale di quanta importanza si dia a questo percorso di sviluppo per la nostra regione, come sottolinea il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: “il Lazio e’ una regione di immensa ricchezza dal punto di vista archeologico, culturale e ambientale. Abbiamo fatto una scelta di campo: oltre 40 milioni di euro per sviluppare le nuove tecnologie al servizio dei beni culturali e ambientali. È una
scelta che guarda al futuro, l’Italia vuole essere leader europea in questo campo e in questa sfida noi vogliamo che il Lazio sia la capofila italiana (…)Nel Lazio dimostriamo che con la cultura si puo’ creare lavoro. Lo Stato innovatore, se si vuole, esiste.

Nell’ambito di questa iniziativa e’ stato
istituito un Centro di eccellenza che comprende 800 ricercatori e 400 assegnisti di 5 universita’ statali del Lazio e dei centri di ricerca di Cnr, Enea e Infn, dando vita in questo modo alla piu’ grande aggregazione di competenze del settore in Europa”. La seconda
fase di attivita’ del Centro di eccellenza prende ora il via con un nuovo bando da 4,5 milioni di euro (l’avviso è complessivamente da 6 milioni di euro, diviso in due tranche: una da 1,5 milioni, già lanciata in passato, e quella nuova da 4,5 milioni) destinati a ‘Progetti per il capitale umano’ (le domande si possono presentare fino al 28 febbraio) e ‘Progetti di ricerca, sviluppo e innovazione’ (dal 28 febbraio e fino al 31 marzo).
L’iniziativa e’ un invito a presentare progetti al Centro di eccellenza, rivolto a imprese, titolari di istituti e luoghi della cultura, studenti, organizzazioni ed enti di ricerca e
formazione che operano nel settore dei beni e delle attivita’ culturali.

Paolo Orneli, assessore allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, Ricerca, Start-Up e Innovazione della Regione Lazio, guarda al futuro più imminente: “Sosterremo startup, spin-off e imprese culturali, con un bando da 3 milioni, pubblicato entro maggio, con il quale cofinanziare investimenti in tecnologie applicate ai Beni Culturali e rafforzare un settore chiave della nostra economia regionale, gia’ oggi rappresentato da circa 40mila imprese, il 14% del totale nazionale, in cui lavorano piu’ di 200 mila addetti. Infine puntiamo a promuovere, con un bando da 6 milioni che pubblicheremo entro l’anno, interventi finalizzati alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie e metodologie per la fruizione dello spettacolo dal vivo“.

Si prospetta dunque un grande disegno di sviluppo economico per la Regione Lazio, basato proprio sulla valorizzazione di quel patrimonio artistico da troppi anni sottovalutato e bistrattato. L’attuazione di questi progetti porteranno nuovo respiro all’economia del territorio, che può avvalersi di eccellenze dal potenziale incommensurabile. In questo modo il Lazio si pone come capofila di un modello di sviluppo all’avanguardia in Italia, delineando un percorso che si auspica verrà seguito anche dal resto delle regioni.

Tags:

Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *